(ANSA) - LONDRA, 30 SET - L'ultima centrale elettrica a
carbone chiude ufficialmente la sua attività oggi nel Regno
Unito, che diventa così il primo Paese nel G7 a porre fine alla
dipendenza dal combustibile fossile nella produzione di energia.
L'impianto di Ratcliffe-on-Soar nel Nottinghamshire, Inghilterra
centrale, si ferma dopo 57 anni, segnando un passo simbolico nei
piani di transizione verde voluti da Londra per raggiungere
l'obiettivo delle emissioni zero entro il 2050.
Il proprietario della centrale, il colosso tedesco Uniper, ha
affermato che il sito sarà sottoposto a un periodo di
smantellamento di due anni a partire da ottobre. Questa chiusura
"segna la fine di un'epoca" ma ne apre anche "una nuova" che
favorirà la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore
energetico, si legge in un comunicato del governo laburista. In
effetti si concludono i 142 anni di storia all'insegna del
carbone utilizzato per produrre l'energia elettrica nel Regno,
fin da quando nel lontano 1882 venne inaugurata la prima
centrale a livello mondiale, quella di Holborn Viaduct a Londra.
Il combustibile fossile inoltre ha contribuito in larga misura
alla crescita economica del Paese dal XIX secolo fino agli anni
'90. Questa fonte di energia estremamente inquinante veniva
ancora utilizzata per produrre quasi il 70% dell'elettricità
negli anni '80, prima di subire un drastico calo: 38% nel 2013,
5% nel 2018 e l'1% l'anno scorso. Per i gruppi ambientalisti si
tratta di un passo importante ma ora, come ha dichiarato un
portavoce di Friends of the Earth, la priorità è abbandonare
anche il gas e sviluppare più velocemente l'energia rinnovabile.
(ANSA).
Il Regno Unito chiude l'ultima centrale elettrica a carbone
Primo Paese del G7 a eliminare combustibile fossile per energia