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Emissioni cucine gas, 12mila morti premature l'anno in Italia

Il nostro Paese primo in Europa;nel Continente sono quasi 40mila

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 OTT - L'Italia è di gran lunga il Paese europeo più colpito dall'inquinamento da fornelli a gas: 12.706 morti premature l'anno secondo la prima stima scientifica a cura dell'Università spagnola Jaume I, che ne conta quasi 40mila nell'Ue e nel Regno Unito a causa del diossido di azoto (No2).
    Il nostro Paese doppia la Polonia, cui seguono Romania, Francia e Uk, dove più famiglie cucinano con il gas.
    Si stima che un terzo delle abitazioni europee cucini a gas.
    A rendere noti i risultati del nuovo studio è Isde Italia, l'Associazione Medici per l'Ambiente. "Già nel 1978 abbiamo scoperto che l'inquinamento da No2 è numerose volte più alto nelle cucine a gas rispetto a quelle elettriche. Ma solo ora siamo in grado di quantificare il numero di morti premature", sottolinea la principale autrice dello studio, Juana Maria Delgado-Saborit. "La casa media in metà Europa supera i limiti dell'Oms", anche per via dell'inquinamento atmosferico persistente, uno dei maggiori contributori ai livelli rilevati dallo studio nonostante la diminuzione dell'inquinamento da No2 nelle città europee grazie a normative e tecnologie. Tuttavia "sono i fornelli a gas a spingere le abitazioni nella zona di pericolo", afferma la ricercatrice. L'Ue proporrà nuove norme per i fornelli a gas entro fine anno e sta valutando restrizioni per l'inquinamento, compreso quello da No2. Le Istituzioni europee sono sollecitate dalle organizzazioni civili (Epha, European public health alliance) a eliminare gradualmente i fornelli a gas con limiti alle emissioni e incentivi finanziari per passare a fornelli più puliti.
    "Per troppo tempo è stato facile ignorare i pericoli dei fornelli a gas che, come le sigarette, sono un piccolo fuoco che riempie la nostra casa di inquinamento", spiega la responsabile politiche globali di salute pubblica Epha, Sara Bertucci. "I veri impatti sono probabilmente maggiori di quelli previsti in questo studio. I governi dovrebbero prendere l'iniziativa per aiutarci a smettere di usare il gas, proprio come ci hanno aiutato a smettere di fumare". "Dobbiamo promuovere un cambio di paradigma, incoraggiando l'adozione di soluzioni più pulite per proteggere le persone, specialmente le categorie più vulnerabili come bambini e anziani", afferma Francesco Romizi, responsabile Pr di Isde Italia sottolineando la necessità di un intervento immediato delle istituzioni. (ANSA).
   

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