(ANSA) - ROMA, 07 NOV - I progressi nella finanza per
l'adattamento al cambiamento climatico non sono abbastanza
rapidi per colmare l'enorme divario fra le necessità e i fondi
effettivamente erogati, il che provoca un continuo ritardo nella
pianificazione e nell'esecuzione degli sforzi per l'adattamento.
Lo sostiene l'"Adaptation Gap Report 2024" dell'Unep, l'agenzia
ambientale dell'Onu, diffuso oggi.
I fondi pubblici internazionali per l'adattamento destinati
ai paesi in via di sviluppo sono aumentati da 22 miliardi di
dollari nel 2021 a 28 miliardi nel 2022. Si è trattato del
maggiore aumento annuale, in termini assoluti e percentuali,
dall'Accordo di Parigi del 2015. Questo riflette i progressi
verso il Glasgow Climate Pact, siglato alla Cop26 nel 2021, che
sollecita i paesi sviluppati a raddoppiare al 2025 la finanza
per l'adattamento verso i paesi in via di sviluppo, rispetto ai
19 miliardi del 2019.
Tuttavia, anche raggiungendo l'obiettivo del Glasgow Climate
Pact, si ridurrebbe di appena il 5% il divario nella finanza per
l'adattamento, che è stimato da 187 a 359 miliardi di dollari
all'anno.
Il rapporto dell'Unep chiede ai paesi di adottare un nuovo
Obiettivo collettivo (Ncqg) per la finanza climatica alla Cop29
di Baku, dall'11 al 22 novembre, e includere elementi più forti
di adattamento nel prossimo aggiornamento degli impegni
nazionali per il clima (Ndg, Nationally Determined
Contributions), attesi per l'inizio del 2025. (ANSA).
Unep, progressi insufficienti in finanza per l'adattamento
Il raddoppio è ancora lontano, 28 miliardi di dollari su 38