(ANSA) - ROMA, 27 GIU - Alla vigilia del Consiglio Ambiente
Ue che si terrà martedì 28, Greenpeace Italia scrive in un
comunicato che "non ritiene accettabile la proposta di cinque
Paesi europei, inclusa l'Italia, di rinviare al 2040 lo stop
alle vendite di auto a motore endotermico approvato dal
Parlamento europeo al 2035".
«Lo stop alle auto a benzina e diesel al 2035 è già tardi se
l'Europa vuole davvero rispettare gli obiettivi dell'Accordo di
Parigi», dichiara Federico Spadini di Greenpeace Italia.
«Rimandare ulteriormente la transizione del settore automotive è
un grave errore, perché danneggerebbe il clima e anche la nostra
economia. Chiediamo al governo italiano e ai governi europei di
non perdere l'occasione di mettere fine all'era delle auto
inquinanti e di vietare le vendite ben prima del 2035. Dobbiamo
accelerare la transizione all'elettrico, lo sviluppo delle fonti
rinnovabili e delle relative infrastrutture e le forme di
mobilità alternativa. Il governo italiano smetta di farsi
influenzare dall'industria dei combustibili fossili e scelga ciò
che è meglio per l'ambiente e per la nostra economia».
Greenpeace chiede che il phase-out per i motori endotermici
in Europa avvenga entro il 2028, per rispettare gli impegni di
decarbonizzazione del continente. Un recente studio di
Greenpeace Germania ha calcolato che anticipare lo stop alle
vendite dei veicoli a diesel e benzina al 2028 porterebbe a un
risparmio di 635 miliardi di euro per i consumatori europei,
riducendo il consumo di petrolio di 540 milioni di tonnellate e
le emissioni di CO₂ di 1,7 miliardi di tonnellate. Anche in
Italia, fermare la vendita delle auto fossili nel 2028 farebbe
risparmiare 51 milioni di tonnellate di petrolio, 162 milioni di
tonnellate di CO₂ e 66 miliardi di euro. (ANSA).
Auto: Greenpeace, no a rinvio al 2040 bando motori termici
Consiglio Ambiente Ue il 28, proroga chiesta da 5 paesi