(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Solo l'11% degli italiani mettono i
propri soldi in investimenti sostenibili. Il dato: questo si
associa a una conoscenza molto bassa delle nozioni di base in
materia di finanza sostenibile e a un interesse diffuso, che in
prospettiva potrebbe tradursi in un aumento significativo di
tali investimenti: nel giro di due anni, infatti, si dichiara
propenso a investire di più in prodotti sostenibili il 57% degli
intervistati (74% tra gli interessati e 93% tra coloro che già
li posseggono)".
Secondo l'indagine "proprio la mancanza di conoscenze è il
maggiore deterrente a scegliere investimenti sostenibili,
seguito dalla percezione di rischi elevati (l'87% degli
intervistati li giudica opzioni più rischiose di quelle
'tradizionali'), performance finanziarie basse (l'86% dei
rispondenti li considera opzioni più costose), mancanza di
informazioni utili e chiare e il timore del greenwashing".
Con riferimento alle preferenze di sostenibilità, il 34% degli
investitori predilige investimenti che promuovono o perseguono
uno o più obiettivi Esg; il 28% è interessato a investimenti che
escludono specifiche attività come la produzione di armi (37%
tra i più literate in materia di finanza sostenibile); il 19%
indica opzioni ecosostenibili e allineati alla tassonomia
europea (23% tra coloro con elevate conoscenze sulla finanza
sostenibile); il 17% è orientato verso investimenti maggiormente
ispirati al rispetto di valori e principi etici. Nell'ambito dei
fattori Esg, gli investitori si orientano in via prioritaria
verso i profili ambientali (36% dei casi) e sociali (34%). Il
22% degli intervistati non esprime alcuna valutazione in merito
all'importanza relativa dei suddetti fattori; il dato scende al
16% nel sotto-campione degli investitori con elevata
alfabetizzazione finanziaria e all'11% tra coloro che hanno alte
conoscenze in materia di finanza sostenibile (ANSA).
Consob: solo l'11% degli italiani investe in sostenibilità
La percezione è di rischi elevati e performance basse