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Eni guarda al 2030, per le emissioni -17% rispetto al 2018

Pubblicato il Report volontario di sostenibilità

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 MAG - Eni ha pubblicato il report volontario di sostenibilità per il 2022 che illustra le azioni del gruppo energetico.
    Sul fronte della neutralità carbonica, Eni ha ridotto del 17% rispetto al 2018 le emissioni Scope 1, 2 e 3, e, si legge nel rapporto e ha proseguito il percorso per raggiungere le zero emissioni nette (scope 1 e 2) nell'Upstream entro il 2030. In quest'ottica, nel 2023 ha varato l'unità galleggiante di stoccaggio (FPSO) per il progetto Baleine, la più importante scoperta mai fatta in Costa d'Avorio e il primo sviluppo net-zero Scope 1 e 2 in Africa.
    Sul fronte dell'agri-business nel 2022 è stata consegnato alla bioraffineria Eni di Gela il primo carico di olio vegetale prodotto in Kenya, a partire da scarti e materie prime prodotte in terreni degradati, non in competizione con la catena alimentare. Il modello verrà replicato in altri Paesi.
    Per quanto riguarda l'accesso all'energia e all'educazione nei Paesi di operazione Eni ricorda i progetti in Costa d'Avorio, Mozambico e Ghana per facilitare l'accesso a metodi e strumenti di cottura efficienti. In particolare, in Costa d'Avorio sono stati distribuiti oltre 20.000 fornelli migliorati in 6 mesi, raggiungendo più di 100.000 persone. Avviati progetti di educazione in Congo, Ghana, Iraq, Messico, Mozambico ed Egitto, dove ha inaugurato anche la Zohr Applied Technology School, per incrementare il numero di giovani con competenze tecniche e professionali all'avanguardia in campo energetico e tecnologico.
    "Il successo della nostra strategia non può prescindere dalla collaborazione con i nostri stakeholder, dai privati, al pubblico, alle organizzazioni internazionali e della società civile, agli istituti di ricerca. Oggi più che mai è necessario mettere a fattore comune risorse e capitale umano, attraverso una visione ampia, che permetta di allinearsi sugli obiettivi comuni per ridurre i gap esistenti a livello geografico e promuovere il progresso umano globale", ha detto Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni. (ANSA).
   

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