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Ceo Enel, Unicredit e altri per politiche Ue green più ambiziose

Avanzano cinque raccomandazioni in documento della Ceo Alliance

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 12 LUG - Gli amministratori delegati di dodici grandi aziende europee, tra le quali anche le italiane Enel e Unicredit, chiedono "una politica industriale verde per l'Europa" più ambiziosa. In un documento programmatico sulle sfide per la transizione a un futuro 'net-zero' dell'industria europea, i dodici della 'Ceo Alliance' segnalano tra l'altro cinque raccomandazioni: "continuare a sfruttare lo slancio per la decarbonizzazione e migliorare la resilienza e la competitività dell'Europa"; "mobilitare appieno il potenziale della digitalizzazione per rendere più ecologica l'economia europea"; e "accelerare e semplificare le procedure di autorizzazione per una gamma più ampia di tecnologie verdi e dei loro fattori abilitanti". Servirà poi "colmare la carenza di investimenti per trasformare l'economia europea", dove affermano sia "necessaria una combinazione di misure in materia di appalti pubblici e finanziamenti sotto forma di sovvenzioni dirette, crediti d'imposta, prestiti e garanzie finanziarie livelli". E "sostenere le pmi per ottenere la riduzione delle emissioni della catena del valore": "la Commissione e gli Stati membri devono esplorare come le pmi possano essere ulteriormente sostenute durante la transizione", affermano.
    Oltre ad Enel e Unicredit le società di sette Paesi della 'Ceo Alliance' sono Volkswagen, E.On, Iberdrola, Scania, Ericsson, Schneider Electric, Abb, Skanska, AkzoNobel e H2 Green Steel.
    (ANSA).
   

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