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T&E, 'necessari i dazi sulle auto elettriche cinesi'

"Serve una produzione europea, mantenere target del 2035"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 GIU - "Il Green Deal è stato presentato con la promessa di crescita e occupazione, e questo non è possibile se le auto elettriche vendute sui mercati europei sono in larga parte importate. I dazi sono necessari, ma l'Europa ha bisogno di una politica industriale forte che crei le condizioni per accelerare l'elettrificazione e investire nella produzione locale. La sola introduzione di queste tariffe, se non accompagnata dalla convinta conferma di un obiettivo di vendita di sole auto zero emission a partire dal 2035, sarebbe una mossa autolesionista".
    Lo ha dichiarato in un comunicato Andrea Boraschi, direttore dell'ufficio italiano della ong per il trasporto sostenibile Transport & Environment (T&E).
    Secondo T&E, il mantenimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 dell'Ue per le case automobilistiche, compreso l'obiettivo di auto a emissioni zero per il 2035, è essenziale per inviare il giusto segnale agli investitori. Una politica industriale dell'Ue dovrebbe anche introdurre criteri di sostenibilità forti, che possano premiare la produzione locale. Un piano di investimenti dell'Unione, inoltre, dovrebbe sostenere la produzione di veicoli elettrici e batterie in modo più efficace rispetto all'attuale mosaico di aiuti di Stato nazionali.
    Secondo l'analisi di T&E pubblicata a marzo, un veicolo elettrico su quattro venduto in Europa quest'anno potrebbe essere importato dalla Cina. L'Ue tratterrà tre quarti del gettito derivante dai dazi e T&E ritiene che questi fondi debbano essere investiti nel potenziamento della value chain delle batterie, attraverso il Fondo europeo per l'innovazione.
    (ANSA).
   

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