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Su finanza sostenibile c'è interesse ma è ancora da capire

Pubblicato l'ultimo Rapporto Consob-Università RomaTre

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 19 GIU - Quando si parla di investimenti sostenibili, consulenti finanziari e risparmiatori si capiscono ancora poco e male. Tuttavia, su questo tema, relativamente nuovo, l'interesse dal lato della domanda c'è, anche se sono diffusi i dubbi relativi ai rischi di greenwashing, cioè all'effettivo conseguimento degli obiettivi di rispetto ambientale e sociale. È in particolare in questo disallineamento che c'è spazio di manovra per migliorare il rapporto tra risparmiatori e consulenti, chiamati sempre di più a svolgere anche un ruolo come educatori finanziari. Sugli altri temi, invece, il grado di sintonia tra offerta e domanda di consulenza è soddisfacente.
    È la conclusione cui giunge uno studio (Rapporto 2024 sulla relazione consulente-cliente. Analisi mirroring su sostenibilità e investimenti) condotto dalla Consob insieme all'Università di Roma Tre. L'indagine, giunta alla sua quarta edizione, è stata effettuata con il metodo cosiddetto "a specchio" (mirroring), che consiste nel sottoporre lo stesso questionario di domande a entrambe le parti dell'interlocuzione, consulenti e risparmiatori, per poi analizzare le sintonie e le distonie nelle risposte.
    In linea con le edizioni degli anni precedenti la ricerca mette a fuoco in particolare i temi della sostenibilità, sintetizzati nell'acronimo Esg: E (Environment, cioè ambiente), S (Social, cioè gli aspetti sociali) e G (Governance, ovvero il governo societario).
    L'analisi, frutto della collaborazione tra la Consob e il Dipartimento di Economia Aziendale dell'Università degli Studi Roma Tre, è stata curata da Paola Soccorso (Consob) e Massimo Caratelli (Università degli Studi Roma Tre). Hanno aderito al progetto anche i consulenti dell'Associazione Nazionale Consulenti Finanziari - Anasf, e parte dei loro clienti. (ANSA).
   

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