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La bioeconomia cresce, In Italia vale 437 miliardi

Rapporto Intesa Sanpaolo con SPRING e Assobiotec - Federchimica

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 20 GIU - Nel 2023 l'insieme delle attività legate alla Bioeconomia in Italia ha generato un valore della produzione pari a 437,5 miliardi di euro, 9,3 miliardi in più rispetto al 2022, occupando circa due milioni di persone. E' quanto emerge dal rapporto 'La Bioeconomia in Europa' - giunto alla decima edizione e redatto dal Research Department di Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Cluster Spring e Assobiotec-Federchimica - secondo cui nel complesso dei principali quattro paesi europei, ossia Francia, Germania, Spagna e Italia, la Bioeconomia vale 1.751 miliardi rappresentando l'8,4% del totale, con Spagna e Italia, con l'11% e il 10% che confermano una maggiore incidenza.
    Nel nostro Paese, viene evidenziato, la vitalità del settore è dimostrata dalle 808 start-up innovative censite lo scorso anno - pari al 6,6% del totale delle imprese del comparto - la maggior parte concentrata nel settore della ricerca e sviluppo (il 45%), seguita dall'agri-food (il 25%). Proprio la filiera agro-alimentare riveste un ruolo chiave nel complesso della Bioeconomia pesando oltre il 76% in Spagna e Francia, il 63% circa in Italia ed il 61% in Germania. E rilevante, sempre in ambito agro-alimentare è anche l'attività brevettuale in cui l'Italia figura come settimo brevettatore a livello mondiale, Secondo lo studio, ancora, tra i settori della Bioeconomia più dinamici negli ultimi anni spicca la cosmetica in cui l'Italia ha acquisito una crescente specializzazione, affermandosi come terzo esportatore europeo dopo Francia e Germania. In ambito italiano rivestono un peso sempre più rilevante i cosmetici a connotazione naturale/biologica: a fine 2023 questi prodotti in Italia rappresentano il 10,4% del mercato cosmetico, pari a oltre 1,3 miliardi di euro con una crescita del 7,1% rispetto all'anno precedente. (ANSA).
   

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