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Camilli (Confindustria), serve una 'finanza di transizione'

Con le banche sia graduale l'approccio per i profili rischio Esg

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 GIU - "La transizione sostenibile è un percorso ineludibile, ma richiede ingenti investimenti per i quali servono risorse finanziarie che devono venire dal sistema finanziario. È essenziale che le nuove regole sulla finanza sostenibile - che richiedono alle banche di valutare le imprese anche sotto i profili di rischio Esg - non spiazzino la finanza di transizione per le imprese", avverte il vicepresidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco, Angelo Camilli, dall'assemblea annuale dell'associazione italiana per il factoring Assifact "Per questo - spiega - occorre un approccio graduale e proporzionato e vanno accompagnate le imprese, in particolare le Pmi, verso una piena consapevolezza del cambiamento e l'integrazione dei principi Esg nelle loro strategie e nella loro comunicazione agli stakeholder. In proposito è essenziale disporre di standard di rendicontazione allineati a livello internazionale e siamo in attesa della finalizzazione del lavoro dell'Efrag sulla definizione di uno standard di rendicontazione semplificato, da adottare in via volontaria dalle Pmi non quotate per consentire loro di orientarsi e presentarsi meglio sul mercato".
    "Guardiamo inoltre con interesse - aggiunge Camilli - alla recente iniziativa del tavolo coordinato dal Mef sulla finanza sostenibile, che ha messo in consultazione pubblica un documento finalizzato a favorire lo scambio di informazioni di sostenibilità tra pmi e banche. Confindustria risponderà alla consultazione, con l'obiettivo di rendere il documento concretamente utile per aiutare le pmi nella loro comunicazione con le banche". (ANSA).
   

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