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Arriva il calcolatore di impronta di carbonio per gli influencer

Campagne sui social hanno forte impatto ambientale

Arriva il calcolatore di impronta di carbonio per gli influencer

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Uno studio ha rilevato che l'impatto di carbonio delle pubblicazioni digitali di un influencer con 3 milioni di follower tra le diverse piattaforme è di 1072 tonnellate di anidride carbonica all'anno, l'equivalente di 481 viaggi andata e ritorno tra Parigi e New York. Da questo problema è nato uno strumento gratuito e open source per aiutare influencer e brand a misurare gli impatti delle proprie campagne sui social e comprendere come ridurli per una fruizione più consapevole e rispettosa dell'ambiente.
    Si chiama - viene spiegato in una nota - Carbon Footprint Calculator ed è stato rilasciato in tutta Europa, Italia compresa, da Kolsquare, azienda francese specializzata in Influencer Marketing e B Corp certificata, per promuovere attivamente la riduzione delle emissioni degli operatori del settore. Il calcolatore, sviluppato con la piattaforma di verifica dell'impronta di carbonio Sami, è a disposizione tanto dei creator quanto dei brand o delle agenzie che intendono contribuire a divulgare messaggi positivi, anche attraverso azioni tangibili.
    "Il nostro settore si basa sulla crescita e sulla scalabilità, quindi è ancora più importante crescere in modo responsabile. Non si può migliorare ciò che non si può misurare: ecco perché quantificare l'impatto delle nostre azioni è il primo passo per capire da dove provengono le emissioni e cosa si può fare per ridurle", afferma Quentin Bordage, Ceo e fondatore di Kolsquare.
    "Sul piano degli influencer e dei marchi che ricorrono a collaborazioni, gli aspetti più impattanti - viene sottolineato - sono la creazione contenuti, gli eventi e la spedizione di prodotti, in omaggio e non. La misurazione delle emissioni delle campagne di influencer marketing, infatti, prende in considerazione: i mezzi di trasporto scelti per gli spostamenti, la frequenza e la distanza degli stessi; le scelte alimentari condivise con il pubblico durante un'attività, quali le materie prime impiegate, le lavorazioni e la quantità di scarti; produzione, consegna e imballaggio dei prodotti; le apparecchiature elettroniche utilizzate per la produzione dei contenuti. Anche la lunghezza dei video, la loro definizione e la quantità delle interazioni, visualizzazioni incluse, contribuiscono all'impronta di carbonio complessiva di una campagna". (ANSA).
   

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