(ANSA) - FIRENZE, 24 GEN - La lotta ai rifiuti marini nel
Mediterraneo attraverso un approccio di gestione integrato e
strategico. E' il progetto internazionale Plastic Busters Cap,
di cui è capofila l'Università di Siena.
Il Mediterraneo, si ricorda, "è uno dei mari più colpiti dai
rifiuti marini al mondo ed è urgente l'implementazione di misure
di prevenzione e mitigazione". Il progetto Plastic Busters Cap,
coordinato da Maria Cristina Fossi, "mira a facilitare i
decisori e le parti interessate nell'affrontare efficacemente il
problema dei rifiuti marini. Il progetto contribuirà a
migliorare i servizi ecosistemici attraverso una riduzione di
rifiuti marini e inquinamento da plastica nel Mar Mediterraneo e
alla riduzione delle emissioni di gas serra con il miglioramento
delle tecniche di smaltimento delle materie plastiche". Plastic
Busters Cap è un progetto della durata biennale, con un budget
totale di 1.109.976,27 milioni di euro ed è cofinanziato dall'Ue
nell'ambito del Programma Eni Cbc Med 2014-2020. La ricerca
riunisce partner di sette paesi della regione mediterranea, in
particolare da Egitto, Grecia, Italia, Giordania, Libano, Spagna
e Tunisia.
L'iniziativa del 26 gennaio sarà aperta dai saluti del
rettore di Siena Francesco Frati e di Fossi e vedrà la
partecipazione di keynote speakers tra cui Joumana Sweiss e
Laura Righi, di Eni Cbc Med programme, Alessandra Sensi, di
Union for Mediterranean. (ANSA).
Rifiuti marini nel Mediterraneo, via progetto internazionale
Capofila Plastic Buster Cap è Ateneo senese, meeting il 26/1