(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Nel dramma della guerra in Ucraina e
della crisi energetica, l'economista-psicologo del Club di Roma,
Per Espen Stoknes, vede anche un'opportunità "fantastica" per la
transizione energetica che arriva dalla comparsa di un "chiaro
nemico", Putin. "Ora dobbiamo tagliare le emissioni, non per il
bene del pianeta, ma per contrastare un nemico e, da un punto di
vista evolutivo, il cervello umano ha bisogno di un nemico",
osserva Stocknes a margine del Festival della diplomazia, dove
presenta il libro 'L'economia di domani.
"Credo che con Putin e con la crisi energetica, il
cambiamento andrà più veloce che mai. Potremmo chiamarla
liberazione energetica perché è per la nostra libertà e per la
nostra sicurezza non essere dipendenti dalla Russia", è la
proposta di Stoknes, che è convinto che la transizione debba
accompagnarsi a politiche redistributive e aiuti ai più poveri o
sarà "più lenta" e ingiusta.
L'economista dimostra, nel libro, cha la crescita grigia e
"suicida" che abbiamo oggi dove per creare un dollaro di Pil
sottraiamo un chilo di materiali al pianeta non è l'unico
modello possibile e non è l'unica alternativa alla decrescita e
offre una bussola per riconoscere e costruire un'economia sana,
verde ed giusta, e distinguerla dal greenwashing. (ANSA).
Energia: Stocknes, così un nemico come Putin accelera svolta
Serve un'economia sana che sia verde e giusta. Ecco come fare