(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 29 DIC - L'Italia corre ai ripari contro i
rischi provocati dal cambiamento climatico. Le tragedie di
Ischia e delle Marche sono solo le ultime in ordine di tempo
legate ad una mancata programmazione nella gestione del
territorio.
Il nuovo piano è un passaggio importante se si pensa che il
progetto era fermo al ministero dal giugno 2018 e l'ultima
strategia nazionale era quella adottata nel 2015. Si tratta di
un documento di oltre cento pagine, con alcuni corposi allegati,
nel quale sono indicati gli atti adottati a livello nazionale e
internazionale, il quadro climatico, una sintesi degli eventi
meteo significativi degli ultimi anni, ma anche le valutazioni
delle proiezioni climatiche future con i relativi impatti nei
diversi settori: dalla montagna alle coste, dalle risorse
idriche alle foreste.
"Si tratta - spiega il ministro Gilberto Pichetto - di uno
strumento di programmazione essenziale per un paese come il
nostro, segnato da una grave fragilità idrogeologica. Il piano
era in lavorazione da tempo: da quando si è insediato il nuovo
Governo, con il supporto di Ispra, abbiamo accelerato le
procedure e, come assicurato nelle scorse settimane, entro la
fine dell'anno siamo riusciti a velocizzare l'iter che ci dovrà
portare a definire un Piano atteso e necessario per la tutela
del nostro territorio".
Più in particolare, l'obiettivo del Piano è fornire un quadro
di indirizzo nazionale per implementare azioni volte a ridurre
al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici,
migliorare la capacità di adattamento dei sistemi naturali,
sociali ed economici, nonché trarre vantaggio dalle eventuali
opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni
climatiche. La proposta di Piano è stata già illustrata alle
Regioni nel corso di due riunioni che si sono tenute il 7
novembre e il 20 dicembre scorso.
Esaminate le osservazioni e conclusa la procedura di
Valutazione ambientale strategica, il testo andrà
all'approvazione definitiva con decreto del ministro. Si
procederà poi all'insediamento dell'Osservatorio nazionale, che
dovrà garantire l'immediata operatività del Piano attraverso
l'individuazione delle azioni di adattamento nei diversi
settori. L'Osservatorio definirà le priorità, individuerà i
soggetti interessati e le fonti di finanziamento, oltre che le
misure per rimuovere gli ostacoli all'adattamento. I risultati
di questa attività potranno convergere in piani settoriali o
intersettoriali, nei quali saranno delineati gli interventi da
attuare. (ANSA).
Ecco il Piano di adattamento al clima contro l'Italia fragile
Pichetto, il nostro è un territorio fragile, serve a programmare