(ANSA) - ROMA, 11 GEN - Il riscaldamento degli oceani ha
infranto un nuovo record nel 2022, con temperature in aumento
per il settimo anno consecutivo ed il Mediterraneo che si
conferma il bacino che si scalda più velocemente: fattori che
fanno presagire un clima futuro sempre più estremo, come afferma
uno studio pubblicato sulla rivista Advances in Atmospheric
Science e guidato dall'Accademia Cinese delle Scienze, al quale
hanno contribuito anche ricercatori italiani di Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e di Agenzia
Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo
economico sostenibile (Enea). La forte preoccupazione non
riguarda solo la vita e gli ecosistemi marini, ma anche gli
esseri umani e gli ecosistemi terrestri, dal momento che gli
oceani assorbono la maggior parte del riscaldamento provocato
dalle attività umane.
I ricercatori guidati da Lijing Cheng hanno analizzato i dati,
raccolti dal 1950 ad oggi, dell'Istituto di Fisica Atmosferica
(Iap) cinese e dell'Amministrazione Nazionale per gli Oceani e
l'Atmosfera (Noaa) statunitense. In particolare, il contenuto di
calore dell'oceano nei primi 2mila metri di profondità è
aumentato rispetto all'anno precedente di circa 10 Zetta joule,
vale a dire 1 joule (unità di misura del calore) seguito da 21
zeri. Per dare un'idea dell'enormità del valore, 10 Zetta joule
di calore possono mantenere in ebollizione 700 milioni di
bollitori da 1,5 litri per un anno intero.
La forte preoccupazione non riguarda solo la vita e gli
ecosistemi marini, ma anche gli esseri umani e gli ecosistemi
terrestri, dal momento che gli oceani assorbono la maggior parte
del riscaldamento provocato dalle attività umane. (ANSA).
Riscaldamento degli oceani, il 2022 infrange un nuovo record
Il Mediterraneo è il mare che si scalda più velocemente