(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Per accelerare la transizione verso
lo sviluppo sostenibile occorre dare effettiva attuazione alla
modifica della Costituzione approvata lo scorso anno che
inserisce, tra i compiti della Repubblica, la tutela
dell'ambiente anche nell'interesse delle future generazioni e il
principio in base al quale l'attività economica privata non può
svolgersi danneggiando l'ambiente e la salute. È la richiesta
dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis) che
ha organizzato l'incontro "Costituzione, ambiente e future
generazioni: un anno dopo, a che punto siamo?" alla Biblioteca
Casanatense di Roma.
"Spetta ora a Governo e Parlamento dotarsi di strumenti
adeguati per garantire la coerenza delle politiche per lo
sviluppo sostenibile, in particolare introducendo criteri per
valutare la costituzionalità delle nuove leggi, misurandone gli
effetti sui 17 Obiettivi dell'Agenda 2030, in un'ottica di
giustizia intergenerazionale e definire la sostenibilità
ambientale e sociale degli investimenti pubblici. Va inoltre
recepita al più presto la direttiva europea sulla
rendicontazione dell'impatto sociale e ambientale dell'attività
delle imprese", si legge in una nota.
"Sono passati sette anni dalla firma dell'Agenda 2030 - ha
ricordato il presidente dell'ASviS, Pierluigi Stefanini - e ne
mancano altrettanti per arrivare al 2030, data entro cui
l'Italia si è impegnata insieme ai 193 Stati membri dell'Onu, a
cambiare in profondità l'attuale insostenibile modello di
sviluppo. Lo scorso anno, con l'unanimità del Parlamento, per la
prima volta nella storia della Repubblica sono stati modificati
i principi fondamentali della Costituzione nella direzione
indicata dall'ASviS fin dal 2016. Una modifica "storica" che
deve indurre profondi cambiamenti nelle politiche e nei
comportamenti delle imprese". (ANSA).
Asvis, ora di nuovi strumenti per la tutela dell'ambiente
Stefanini, la riforma costituzionale induca profondi cambiamenti