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Onu, dal 2017 raddoppiato il contenzioso sul clima

2.180 casi nel 2022 nel mondo, 34 da e per conto di bambini

Redazione Ansa

 Il numero totale di casi giudiziari sui cambiamenti climatici è più che raddoppiato in cinque anni, da 884 del 2017 a 2.180 nel 2022 e sta crescendo in tutto il mondo. Lo affermano il Programma delle Nazioni unite per l'ambiente (Unep) e il Sabin Center for Climate Change Law della Columbia University, secondo cui il ricorso della gente ai tribunali sta diventando parte integrante della lotta alla crisi climatica.
    Il rapporto, 'Global climate litigation report: 2023 Status Review', si basa su una revisione di casi incentrati sui diritti umani sanciti dal diritto internazionale e dalle costituzioni nazionali, sulla mancata applicazione interna delle leggi e delle politiche relative al clima, sull'uso dei combustibili fossili, su una maggiore divulgazione sulla questione climatica e la fine del greenwashing, ad esempio. Casi raccolti fino al 31 dicembre 2022 dai database statunitensi e globali del Sabin Center e riguardano diritti umani. Mentre la maggior parte dei casi sono stati portati negli Stati Uniti, si rileva, il contenzioso climatico sta prendendo piede in tutto il mondo, con circa il 17% dei casi ora segnalati nei paesi in via di sviluppo, compresi i piccoli Stati insulari.
    Sono 34 i casi intentati da e per conto di bambini e giovani sotto i 25 anni, anche da ragazze di sette e nove anni rispettivamente in Pakistan e in India, mentre in Svizzera i querelanti stanno facendo valere le loro ragioni sulla base dell'impatto sproporzionato dei cambiamenti climatici su donne senior, spiega l'Unep. Le azioni legali sono state intentate in 65 organi in tutto il mondo: in tribunali internazionali, regionali e nazionali, altri organi giudicanti, comprese le procedure speciali delle Nazioni Unite e dei tribunali arbitrali.
    Il rapporto viene pubblicato un giorno prima del primo anniversario della dichiarazione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sull'accesso a un ambiente pulito e sano come diritto umano universale. 
   

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