(ANSA) - ROMA, 09 AGO - La crisi climatica accelera la sua
corsa con un aumento di incendi, siccità, ondate di calore,
temperature record, che sono una minaccia sempre più grave per i
ghiacciai alpini, via via più fragili, vulnerabili e instabili.
Le Alpi hanno perso il 6% del loro volume residuo solo nel 2022,
definito "annus horribilis", per le scarse nevicate durante
l'inverno, la sabbia proveniente dal deserto del Sahara e le
temperature estive anomale.
Legambiente ricorda che secondo il Rapporto "European State
of the Climate 2022" della World meteorological organization
(Wmo), i ghiacciai in Europa hanno perso un volume di circa 880
chilometri cubi di ghiaccio dal 1997 al 2022. Le Alpi sono state
le più colpite, con una riduzione media dello spessore del
ghiaccio di 34 metri. Secondo il Glamos (Rete svizzera di
monitoraggio dei ghiacciai) i ghiacciai alpini stanno
registrando i più alti tassi di fusione da quando sono iniziate
le registrazioni, circa un secolo fa.
Il monitoraggio dello stato di salute dei ghiacciai alpini
sarà dal 20 agosto al 10 settembre: partirà dall'Italia con il
Ghiacciaio del Rutor (Valle D'Aosta), proseguendo con il
Ghiacciaio del Belvedere (Piemonte), i Ghiacciai di Dosdè
(Lombardia) e i Ghiacciai di Lares e Mandrone (Trentino
Trentino-Alto Adige). Il viaggio si sposterà in Austria con il
Ghiacciaio Ochsentaler (nella regione del Vorarlberg) e la
campagna si concluderà in Svizzera con il Ghiacciaio del
Morteratsch (Grigioni). (ANSA).
Scioglimento ghiacciai sempre più grave, torna monitoraggio
La Campagna di Legambiente anche in Austria e Svizzera