(ANSA) - BOLOGNA, 18 AGO - Dopo il Veneto, anche
l'Emilia-Romagna chiede al Governo di deliberare lo stato di
emergenza nazionale per i danni all'ambiente e all'economia
provocati dal granchio blu. Il presidente Stefano Bonaccini ha
avanzato la richiesta anche su indicazione delle associazioni
che rappresentano le cooperative di pesca del territorio,
chiedendo che alla deliberazione faccia seguito un adeguato
sostegno economico per assicurare la possibilità di interventi
urgenti.
La Regione sta ultimando il report dei danni provocati dal
granchio blu ai pescatori delle marinerie di Goro e Comacchio.
Il crostaceo, particolarmente aggressivo e vorace, specie
'aliena' nel Mediterraneo, senza predatori naturali, sta
distruggendo allevamenti ittici ed ecosistema marino.
L'Emilia-Romagna spiega di essere disponibile a "collaborare per
i primi ristori sulla base dei 2,9 milioni dichiarati in
disponibilità per tale emergenza dal Governo". "Un primo passo è
stata l'autorizzazione alla cattura, al prelievo e alla
commercializzazione, ma questo non basta - dicono Bonaccini e
l'assessore all'Agricoltura e Pesca Alessio Mammi - Questa
specie sta mettendo in crisi un intero settore".
Nel 2023 in tutto il Delta del Po e per quanto riguarda
l'Emilia-Romagna nei comuni di Goro e Comacchio in provincia di
Ferrara, si è verificata una proliferazione massiva di granchio
blu (Callinectes Sapidus), una specie originaria dell'Oceano
Atlantico, probabilmente immessa nel Mediterraneo dalle acque di
zavorra delle navi. Specie che si è dimostrata particolarmente
aggressiva nei confronti degli allevamenti di acquacoltura.
Goro e Comacchio riportano di una raccolta di 160 tonnellate
di granchio blu nel solo periodo intercorso tra l'11 luglio e
l'11 agosto 2023. (ANSA).
Granchio blu, l'Emilia-Romagna chiede lo stato di emergenza
Bonaccini, serve anche un adeguato sostegno economico