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Enpa, ipotesi dolo sempre più concreta per morte orsi

L'associazione presenta 2 denunce.'Intervenga il ministro'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 OTT - A neanche due giorni di distanza dal deposito in Procura della denuncia per F36, con cui si ipotizzano i reati di uccisione di animali, di uccisione di specie protetta, di uccisione di orso, l'ufficio legale di Enpa, rappresentato da Valentina Stefutti, presenta altre due querele - a valere sui medesimi reati - per i decessi di altri due plantigradi i cui cadaveri sono stati trovati oggi in Trentino.
    Complessivamente, da inizio anno sono morti, in circostanze ancora da chiarire, 7 esemplari di orso, vale a dire quasi uno al mese; una vera anomalia statistica che, secondo l'associazione, non può essere spiegata con la casualità, ma che rende sempre più probabile l'origine dolosa. Le nuove denunce di Enpa sono finalizzate non soltanto a fare chiarezza sulle cause di questi altri due decessi ma anche a contribuire a dare impulso alle indagini. «Quello che sta accadendo in questa parte d'Italia è assolutamente inconcepibile ed è il risultato di un clima avvelenato, incendiato per motivi elettoralistici.
    Vorremmo davvero sapere cosa ne pensa il nostro ministro dell'Ambiente chiuso nel suo silenzio. Fino ad ora - dichiara Enpa - il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha perorato diverse cause, assecondando spesso la politica faunicida avallata dal governo, dalle Regioni e dalla maggioranza. Stiamo ancora attendendo che il ministro spenda una parola per gli orsi del Trentino e si faccia promotore di una forte iniziativa contro il bracconaggio. Come è nelle sue prerogative istituzionali».
    (ANSA).
   

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