Rubriche

Lipu, il decreto sulla riforma ambientale ci preoccupa

"Alla luce delle decisioni negative già prese dal governo"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 NOV - "Il decreto per il riordino della materia ambientale è motivo di grande apprensione, non per pregiudizio, ma alla luce di quanto avvenuto nel primo anno di Governo e Parlamento, con decisioni estremamente negative per la natura e l'ambiente, nella sostanza e nei metodi assunti". Lo dichiara la Lipu in merito al decreto sul riassetto della normativa ambientale dei ministri dell'Ambiente e delle Riforme istituzionali pubblicato in Gazzetta ufficiale.
    "È di fondamentale importanza che non solo il Ministro Pichetto Fratin, ma la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni tengano a mente la situazione di crisi ambientale plurima che vive il nostro paese e l'intero pianeta - dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipu -. Perdiamo biodiversità, consumiamo suolo, inquiniamo terra e mare, alteriamo il clima. E mentre i segni che giungono dall'Europa sono incoraggianti, con provvedimenti quali la nuova Strategia sulla biodiversità e la Restoration Law, la preoccupazione è che l'Italia voglia andare in direzione opposta. Sarebbe un gravissimo errore".
    "Ci sono motivi di speranza, dati dalla normativa comunitaria e dal nuovo articolo 9 della Costituzione che, tra l'altro, ha inserito la biodiversità tra i principi nobili del Paese e tra i massimi beni da tutelare - prosegue Polinori -. Il decreto di riordino li cita esplicitamente, dichiarando che la riforma deve essere 'coerente con la legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1 e con i principi euro-unitari e internazionali'. Se così davvero sarà, significa che le norme del nostro paese andranno rafforzate e non indebolite. Resta tuttavia il timore che si tratti di frasi di circostanza e che, come la Lipu ha già avuto modo di dire mesi orsono, le idee di fondo possano essere di ben altro tipo". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it