(ANSA) - ROMA, 17 APR - "I cambiamenti climatici,
accompagnati da eventi sempre più estremi, pongono nuove sfide
alle tecniche di prevenzione e mitigazione del rischio,
imponendo alle Istituzioni, ai ricercatori ed ai professionisti
tecnici una visione nuova del problema", visto che, secondo
alcune stime, "6,8 milioni di abitanti risiedono in aree a
rischio alluvionale medio e 2,4 milioni in zone alluvionali
altamente pericolose, complessivamente il 15% della
popolazione": parte da questa premessa l'idea dei Consigli
nazionali degli ingegneri e dei geologi di promuovere la
Giornata nazionale della prevenzione e mitigazione del rischio
idrogeologico, domani, giovedì 18 aprile, a partire dalle ore
10, presso l'Acquario Romano (in Piazza Manfredo Fanti, 47), a
Roma.
Per fronteggiare in modo sistematico il problema nella
Penisola, recita una nota dei professionisti, "si stima un
fabbisogno minimo di 26,58 miliardi" per realizzare le giuste
iniziative per scongiurare il degenerare dei fenomeni
conseguenti alle alluvioni.
A giudizio del numero uno dei geologi Arcangelo Francesco Violo,
bisogna "programmare anche una serie di interventi non
strutturali, mediante i quali contribuire significativamente
alla prevenzione delle conseguenze dei sempre più frequenti
eventi estremi ed operare una corretta gestione del rischio e
migliorare la capacità di adattamento dei sistemi
socio-economici e naturali".
Alla Giornata nazionale della prevenzione e mitigazione del
rischio idrogeologico parteciperanno, tra gli altri, i ministri
delle Infrastrutture, della Protezione civile e dell'Ambiente e
sicurezza energetica Matteo Salvini, Nello Musumeci e Gilberto
Pichetto. (ANSA).
Rischio idrogeologico, domani la Giornata di ingegneri e geologi
Obiettivo è la prevenzione; all'evento romano Salvini e Pichetto