(ANSA) - FIRENZE, 11 GIU - Con oltre 2 milioni di campioni
botanici stimati, l'Erbario centrale italiano del Museo di
Storia Naturale dell'Università di Firenze è il più grande in
Italia e tra i più importanti al mondo. Ed è qui che la storia
della botanica italiana e il futuro della ricerca sulla
biodiversità oggi si incontrano.
"Il piano di digitalizzazione massiva si inserisce tra le
azioni concrete che Nbfc è chiamato a operare per la ricerca e
la valorizzazione della biodiversità in Italia - afferma Luigi
Fiorentino, presidente Nbfc -. Con la sua rete nazionale estesa
di università, centri di ricerca, associazioni e altri soggetti
privati e sociali, il Centro si propone di promuovere la
conoscenza della biodiversità italiana grazie a piattaforme
digitali che insieme a tecnologie avanzate e intelligenza
artificiale consentirà ai ricercatori di tutto il mondo di
accedere al nostro immenso patrimonio naturale".
"Formidabile archivio di biodiversità vegetale, l'Erbario
centrale di Firenze contiene almeno 2 milioni stimati di
campioni tra piante a seme e organismi privi di fiori e semi
come muschi, felci, alghe, funghi e licheni, oltre a un vasto
deposito che raccoglie centinaia di migliaia di campioni ancora
poco o mai studiati - spiega Stefano Cannicci, responsabile
scientifico del Nbfc per l'Ateneo fiorentino".
"Questo ingente progetto di digitalizzazione consente per
la prima volta di valorizzare in maniera ampia e coordinata le
collezioni naturalistiche italiane, con un focus su quelle
botaniche - commenta Elena Canadelli dell'Università di Padova,
responsabile scientifica del progetto di digitalizzazione -.
L'Università di Padova è orgogliosa di coordinare questo
progetto, che speriamo sia l'inizio di una nuova fase nello
studio e valorizzazione di questo patrimonio unico". (ANSA).
Al via la digitalizzazione di 4,2 milioni di campioni vegetali
Conclusione prevista per agosto 2025, 7 milioni finanziamento