(ANSA) - ROMA, 14 GIU - Subito un'ordinanza regionale estiva
che introduca il divieto di tenere i cani legati a catena così
da evitare che, con l'arrivo del caldo e l'aumento del pericolo
incendi, questi animali corrano il rischio di morire tra atroci
sofferenze perché non possono sfuggire al fuoco o alla calura
estrema. La chiedono Green Impact, Fondazione Cave canem e
Animal law Italia, che aderiscono alla coalizione
#Liberidallecatene, che hanno inviato una lettera ai presidenti
di otto Regioni e di 1 Provincia autonoma che non hanno norme o
le hanno inefficienti sui cani a catena.
Liguria, Sardegna e Sicilia sono le uniche Regioni che non
hanno una normativa di divieto di detenzione di cani a catena
mentre Val d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Bolzano,
Molise, Basilicata, Calabria hanno una normativa totalmente
inefficace che mette a rischio i cani, affermano le
associazioni.
"Tale ordinanza - spiega la Coalizione in una nota -
assicurerebbe il pieno rispetto della normativa penale di tutela
degli animali, nonché della Costituzione, che include la
protezione degli animali tra i principi fondamentali ai sensi
dell'art. 9, così come recentemente modificato".
La fotografia completa delle normative regionali su questo
tema è rappresentata sul sito www.freedomfordogs.org, che
mostra, con la mappa interattiva, come metà delle Regioni
italiane si debbano ancora adeguare. Diversi Stati Europei, tra
cui Austria, Germania e Svezia hanno già introdotto tale
divieto. (ANSA).
Ong, subito un'ordinanza regionale contro 'i cani a catena'
Inviata una lettera, 'salvarli da caldo e incendi'