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Isole artificiali e autosufficienti contro la 'fame di terra'

Progetto europeo coordinato dall'Ateneo di Firenze

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 17 GIU - Combattere la 'fame di terra' attraverso la creazione di isole artificiali e autosufficienti.
    È il progetto europeo 'Sustainable, Reliable, and Socially Acceptable Modular Floating Islands for Multi-use Offshore Spaces' (Famos), coordinato da Lorenzo Cappietti, docente del dipartimento di ingegneria civile e ambientale (Dicea) del'Ateneo fiorentino, partito in questi giorni. Oltre a Unifi, partecipano alla ricerca University of Adger (Norvegia), Jagiellonian University (Polonia) e University of Cyprus (Cipro).
    Il progetto parte dal presupposto che i mari svolgano un ruolo cruciale per sopperire alla 'fame di spazio" generata da sovrappopolamento e conseguente carenza di terre abitabili.
    Famos propone e sviluppa i concetti innovativi di isole galleggianti modulari per siti marittimi offshore, in acque relativamente profonde e completamente esposti all'azione dei moti ondosi. Si svolgerà principalmente in Grecia, Italia, Polonia e Norvegia, così da esplorare l'Ue dai confini meridionali a quelli settentrionali. "Il passo in avanti che il progetto intende compiere - spiega Cappietti - è realizzare una tecnologia che permetta lo sfruttamento di aree marine lontane dalla costa in alti fondali, completamente esposte a moti ondosi potenzialmente devastanti. Famos intende contribuire a questa priorità sviluppando una nuova proposta tecnica per realizzare aree marine offshore multiuso. Dal nostro punto di vista, in questa prospettiva emergono due domande cruciali: l'umanità è pronta a vivere sulla superficie dell'oceano per far fronte alla mancanza di risorse utilizzabili? Come possiamo creare spazi offshore multiuso sostenibili, affidabili e socialmente accettabili?". L'ipotesi tecnica principale di Famos si fonda su mega strutture galleggianti: appare più sostenibile, rispetto all'utilizzo di strutture appoggiate sul fondo, sia in termini ambientali che economici soprattutto nel caso dell'esplorazione di aree marine lontane da costa e in alti fondali. Per far fronte alla produzione idrica, energetica e alimentare e alla necessità di spazio per attività sociali e produttive, alcune isole saranno 'specializzate' in determinati compiti. Famos ha una durata di 36 mesi e un budget di 1.200.000 di euro. Fa parte della Sustainable blue economy partnership, partenariato internazionale istituito dalla Commissione europea: coordinato da Italia e Norvegia, è dedicato alla tutela di oceani, biodiversità e risorse ambientali marine, per conciliare ecologia e sviluppo. (ANSA).
   

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