(ANSA) - ROMA, 12 LUG - Il Mediterraneo è uno dei mari più
pericolosi per squali e razze: oltre metà delle 86 specie sono
a rischio di estinzione, in particolare a causa della cattura
accidentale nelle attività di pesca. Lo evidenzia il Wwf in
occasione della Giornata mondiale dello squalo (Shark awareness
Day) che ricorre il 14 luglio indicando le 16 aree 'speciali'
dei mari italiani per salvarli.
Questi animali, spiega il Wwf in una nota, svolgono un ruolo
importante per mantenere l'equilibrio dell'ecosistema marino.
Gli squali predatori apicali mantengono in equilibrio la rete
alimentare, mentre razze e mobule sono uno dei veicoli di
trasferimento di nutrienti ed energia dalle acque profonde ai
livelli superficiali dell'oceano a discapito di tutta la
biodiversità marina.
Nel suo ultimo report "Italia: 16 hotspot per salvare squali e
razze", il Wwf segnala quanto sia "fondamentale proteggere e
tutelare gli squali e le razze che vivono nei nostri mari dove
sono state identificate, così come in tutti gli oceani, numerose
aree fondamentali per il loro ciclo vitale". Le Isra (Important
shark and ray areas) nel Mediterraneo sono 65 di cui 16 nei mari
italiani e il Wwf ha contributo alla identificazione di alcune
di queste.
La ong chiede che queste aree prioritarie siano "incluse
nella pianificazione dello spazio marittimo cui il governo
italiano sta lavorando per ridurre gli impatti che le attività
umane hanno su squali e razze. Allo stesso tempo è urgente che
l'Italia si doti finalmente di un Piano di azione per gli
elasmobranchi per garantire una più efficace implementazione
della legislazione vigente e identificare, secondo un approccio
condiviso e partecipativo, le azioni di gestione e conservazione
necessarie". (ANSA).
Sos squali e razze nel Mediterraneo per la pesca accidentale
Wwf, 16 aree 'speciali' dei mari italiani per salvarli