(ANSA) - ROMA, 17 LUG - Le aree costiere italiane sono sempre
più minacciate da erosione, consumo di suolo ed eventi meteo
estremi. Secondo l'Osservatorio Città Clima di Legambiente, dal
2010 a giugno 2024 è aumentato il numero degli eventi meteo
estremi nei comuni costieri: 816 (+14,6% rispetto al bilancio
dello scorso anno, in cui erano stati 712) su un totale
nazionale di 2.
Il Mezzogiorno è l'area più colpita della Penisola: la
Sicilia al primo posto con 170 eventi, quasi il 21% del totale
nazionale degli eventi in aree costiere. Seguono Puglia (104),
Calabria (82), Campania (78) e, prima regione del nord, la
Liguria (75). Rispetto ai comuni al primo posto Bari con 44
eventi meteo estremi registrati, poi Genova (36), Agrigento (32)
e Palermo (27).
Degli 816 eventi meteo estremi, 295 sono allagamenti da
piogge intense, 226 i danni da trombe d'aria e raffiche di
vento, 83 da mareggiate, 81 danni alle infrastrutture, 47
esondazioni fluviali, 23 danni da grandinate, 21 frane da piogge
intense, 19 danni da siccità prolungata, 12 legati alle
temperature record in città e 9 danni al patrimonio storico.
Secondo una recente mappatura di Ispra, la superficie
complessiva delle spiagge italiane misura appena 120 km2, meno
del territorio del solo municipio di Ostia a Roma, con spiagge
che hanno una profondità media di circa 35 metri e occupano
appena il 41% delle coste (3.400 km su un totale di più di 8.300
km). (ANSA).
Aumentati del 14% gli eventi meteo estremi sulle coste
Legambiente, il Sud è il più colpito, Sicilia la prima