(ANSA-AFP) - WINDHOEK, 03 SET - La Namibia ha iniziato
l'abbattimento di oltre 700 animali selvatici - fra l'altro
ippopotami, elefanti, bufali, zebre - per nutrire popolazioni
affamate a causa della peggiore siccità degli ultimi decenni. Lo
ha annunciato il ministero dell'Ambiente del Paese dell'Africa
australe.
Finora sono 160 gli animali uccisi nell'ambito di questa
misura governativa annunciata la settimana scorsa che
permetterà, oltre a fornire carne a migliaia di persone, di
ridurre la pressione sulle risorse di pascolo e idriche
gravemente compromesse dalla siccità.
Cacciatori professionisti sono stati incaricati di abbattere
30 ippopotami, 83 elefanti, 60 bufali, 100 gnu blu, 300 zebre,
100 "eland" e 50 impala (due tipi di antilopi). L'abbattimento
dei primi 157 animali ha permesso di "fornire 56.875 kg di
carne", ha precisato il dicastero in un comunicato.
La Namibia ha dichiarato lo stato di emergenza a maggio a
causa di questa siccità che sta colpendo diversi paesi
dell'Africa australe. Il Programma Alimentare Mondiale (Pam)
delle Nazioni Unite aveva avvertito il mese scorso che circa 1,4
milioni di namibiani, quasi la metà della popolazione, stanno
vivendo una grave insicurezza alimentare, con la produzione
cerealicola crollata del 53% e i livelli d'acqua delle dighe
ridotti del 70% rispetto all'anno scorso. (ANSA-AFP).
La Namibia abbatte gli animali selvatici a causa della siccità
Iniziata l'operazione per fornire carne alla popolazione