(ANSA) - BRUXELLES, 16 OTT - Un quadro "solido", ma ancora
qualche debolezza che frena la risposta europea alle ormai
sempre più frequenti e devastanti ondate di calore, di siccità e
inondazioni. L'Ue rischia di non "stare al passo con i
cambiamenti climatici", avverte la Corte dei Conti Ue
nell'ultima relazione sulle politiche europee di adattamento ai
cambiamenti climatici, che anticipa di qualche mese il piano per
l'adattamento ai cambiamenti climatici che Ursula von der Leyen
ha affidato alla commissaria designata per l'Ambiente, la
svedese Jessika Roswall.
L'Ue ha incanalato verso l'adattamento almeno 8 miliardi di
euro nel periodo 2014-2020 e 26 miliardi di euro nel periodo
2021-2027, ma per i revisori di Lussemburgo resta difficile
quantificare le risorse effettivamente destinate in questa
direzione. Questo perché, viene spiegato, si tratta di una
politica trasversale e quindi i finanziamenti dell'Ue non
arrivano da un canale unico, ma tanto dall'agricoltura quanto
dalla coesione e la ricerca. La rendicontazione che fa Bruxelles
"manca di indicatori comuni per misurare i progressi verso la
resilienza climatica entro il 2050", dunque la tracciabilità dei
finanziamenti "è problematica e rende difficile valutare
l'impatto di quest'ultimo", si legge nel report.
Per evitare di fallire nel raggiungimento della resilienza ai
cambiamenti climatici entro il 2050, i revisori di Lussemburgo
raccomandano di sviluppare e promuovere meglio gli strumenti
dell'Ue per l'adattamento ai cambiamenti climatici e "far sì che
tutti i progetti pertinenti finanziati dall'Ue siano adattati
alle condizioni climatiche presenti e future". Ricordando che
l'inazione sugli obiettivi di Parigi sul clima costerebbe una
perdita economica annuale compresa tra 42 e 175 miliardi di
euro. (ANSA).
C.Conti Ue, a rischio la corsa europea all'adattamento al clima
Quadro 'solido' ma debole. Inazione costa tra 42 e 175 miliardi