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'Orbetello viola le norme Ue, Tar sospenda Porto turistico'

Un consorzio ricorre contro il rifacimento dell'approdo toscano

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 OTT - La procedura avviata, tra luglio e agosto, dal Comune di Orbetello per la trasformazione dell'approdo di Talamone in porto turistico viola le norme nazionali e dell'Unione europea, "calpestando i principi - relativi alle procedure pubbliche - di informazione, partecipazione, contraddittorio, imparzialità, trasparenza, non discriminazione, concorrenza, par condicio e pubblicità".
    È la motivazione del ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Toscana con cui il Consorzio il Molo di Talamone contesta il procedimento, avviato dal Comune di Orbetello nel corso del mese di agosto, volto al rifacimento dell'approdo di Talamone in porto turistico. Obiettivo dell'iniziativa legale, deliberata a settembre dall'assemblea del Consorzio, è ottenere dal Tar l'annullamento dell'iter del procedimento dell'amministrazione comunale, eventualmente attraverso una sospensione cautelare con una decisione immediata. Il Consorzio, i cui soci sono l'80% degli attuali titolari delle concessioni del porto, ha affidato l'incarico a uno studio legale di Grosseto. Il ricorso - si legge in un nota del Consorzio - "non solo punta a tutelare l'interesse dei ricorrenti, ma ha come finalità generale la tutela collettiva dell'intera comunità talamonese e di tutto il gioiello del Parco della Maremma". "Il Comune di Orbetello avrebbe dovuto seguire una procedura di gara pubblica, conforme ai principi di trasparenza, parità di trattamento e concorrenza stabiliti dalle leggi italiane e dalle disposizioni europee. La strada percorsa dall'amministrazione comunale, invece, ha creato una sostanziale corsia preferenziale per la Società Porto Turistico di Talamone, citata nel ricorso, a cui aderisce solo il 20% degli operatori locali". (ANSA).
   

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