BRUXELLES - La Commissione Ue ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia europea per aver violato le norme europee antismog. Come anticipato dall' Ansa la settimana scorsa, la decisione si riferisce alla ripetuta violazione dei limiti Ue per il particolato Pm10.
L'Italia finisce davanti alla Corte di giustizia Ue sui rifiuti radioattivi. Lo ha deciso la Commissione Ue in quanto non è stata assicurata la piena conformità alla direttiva in materia, in particolare sul fronte della notifica dei programmi nazionali di gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi. Roma aveva già ricevuto un parere motivato, secondo passo di una procedura d'infrazione, lo scorso luglio, insieme ad Austria, Croazia, Repubblica ceca e Portogallo. Gli stati membri erano tenuti a notificare i programmi nazionali entro il 23 agosto del 2015. La direttiva Ue istituisce un quadro per garantire la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi, chiedendo ai 28 provvedimenti adeguati in ambito nazionale per un elevato livello di sicurezza.
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