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Fase 3: Boeri, ritorno ai borghi, 5 mila in via di abbandono

È un'idea bellissima un Paese che riparte dal ripensare le città

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 GIU - Un paese che "riparte da un ripensamento delle città e delle metropoli, da un investimento sui piccoli centri per il loro recupero e da un'idea diversa del rapporto tra foreste e agricoltura". È questa l'idea "bellissima" dell'architetto Stefano Boeri presentata al terzo Asvis Live "Ambiente, salute e società sostenibili: alla scoperta delle connessioni".
    "Se dobbiamo accettare che ci sia un processo almeno parziale di allontanamento delle città, dobbiamo progettare traiettorie ed esperienze di vita alternative", dice Boeri indicando "una straordinaria opportunità" nei piccoli centri e nelle aree interne "considerando i più di 5 mila piccoli centri storici sono in via di abbandono e i 2.300 già abbandonati".
    L'architetto immagina un'operazione non "nostalgica o romantica", ma "totalmente contemporanea", caratterizzata dalla connettività, dalla banda larga e da un rapporto strettissimo con le città, che potrebbero essere organizzate anch'esse in quartieri autonomi come un "arcipelago di borghi".
    "Questa sfida - osserva Boeri - si pone in maniera diversa da tre mesi fa, oggi c'è una domanda fortissima di un rapporto diverso con la natura, c'è una domanda fortissima di poter ritrovare, in una dimensione di borgo, una socialità che si è persa". Il progettista cita come esempio gli interventi in alcuni dei centri del cratere sismico, con "un lavoro che conserva la straordinaria qualità estetica degli esterni ma che può modificare ai fini di un'uso contemporaneo gli spazi interni" per creare luoghi "abitabili seriamente". (ANSA).
   

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