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Rifiuti: allarme Ue, quelli pericolosi crescono ancora

Corte dei Conti europea, solo il 50% viene riciclato.

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 16 GEN - Già protagonisti di gravi episodi criminali e di attentati alla salute pubblica anche in Italia, i rifiuti pericolosi prodotti nell'Ue continuano a crescere costantemente dal 2004 nonostante la misure adottate per ridurli. Questo l'allarme lanciato dall'analisi condotta dalla Corte dei conti europea e resa nota oggi.
    "I metodi da preferire per occuparsi dei rifiuti pericolosi sono il riciclo e il recupero di energia", ha detto Eva Lindström, il membro della Corte dei conti europea responsabile dell'analisi.
    "Si dovrebbe ricorrere allo smaltimento solo come estrema risorsa. Ciononostante, oltre il 50 % del totale dei rifiuti pericolosi dell'Ue viene ancora smaltito".
    Il modo migliore di far fronte alla questione, ricorda la Corte dei Conti Ue, è in primo luogo far sì che i rifiuti pericolosi non vengano prodotti.
    La Corte sottolinea inoltre che classificare e tracciare adeguatamente i rifiuti pericolosi aiuterebbe a prevenire trattamenti impropri e scorciatoie illecite, pur rilevando che i rifiuti pericolosi vengono classificati in modi differenti negli Stati membri.
    Secondo alcune stime, i ricavi annuali per il traffico illecito dei rifiuti pericolosi si attestano tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro. (ANSA).
   

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