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Agenda 2030, E-R si distingue già in 25 obiettivi sostenibili

Bene disoccupazione, neet, ricerca, male la qualità dell'aria

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 06 APR - Rispetto agli obiettivi dell'Agenda 2030, sono 25 su 30 (obiettivi sui quali c'è già una misurazione aggiornata) quelli in cui l'Emilia-Romagna è in una situazione migliore o analoga rispetto al livello nazionale. E' nettamente al di sopra dell'andamento del Paese in voci come disoccupazione, giovani che non studiano e non lavorano (Neet), spesa per ricerca e sviluppo, abbandono scolastico, scuola dell'infanzia, disuguaglianza dei redditi, copertura vaccinale.
    Questo il quadro che emerge dai dati pubblicati sui siti istituzionali della Regione e degli altri 16 enti che hanno aderito al progetto di territorializzazione dell'Agenda 2030, per lo sviluppo sostenibile: si tratta delle valutazioni comparate dell'andamento dei diversi livelli territoriali e istituzionali (nazionale, regionale, provinciale o di Città metropolitana, di Unione di Comuni o comunale) rispetto al conseguimento dei 35 obiettivi quantitativi della Strategia regionale selezionati nel Documento di economia e finanza (DEFR) 2023-2025. Il punto è stato fatto oggi in occasione dell'iniziativa "La territorializzazione dell'Agenda 2030 Emilia-Romagna. Il sistema multilivello della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile". I 5 target sui quali si registrano andamenti sotto la media nazionale per l'Emilia-Romagna - sottolinea una nota - riguardano ambiti nei quali o la Regione non ha alcuna possibilità di influire (quota di dipendenti con paga bassa; affollamento delle carceri) o che riguardano l'intero Bacino Padano (qualità dell'aria), o per i quali le informazioni statistiche ufficiali non descrivono adeguatamente il fenomeno a livello territoriale (utilizzo dei fertilizzanti in agricoltura)". "L'Emilia-Romagna crede negli obiettivi fissati dall'Agenda 2030 dell'Onu ed è al lavoro per attuarli attraverso la nuova stagione di pianificazione e le politiche definite su scala regionale", commenta la vice-presidente della Regione, Irene Priolo. È la prima volta che in una Regione italiana si realizza un progetto così ampio, con l'obiettivo di aggiornare costantemente l'andamento del posizionamento rispetto al conseguimento degli obiettivi quantitativi con relative politiche messe in atto dagli enti locali. (ANSA).
   

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