Rubriche

Bankitalia, 'automotive Italia rischia ritardo su elettrico'

Incentivi favoriscono gli altri. Meglio sostegno a M aziende

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 APR - Il comparto italiano dell'automotive rischia di rimanere indietro nella transizione verso il motore elettrico, rispetto alle rivali europee, per il minor numero di fusioni e acquisizioni realizzati, non compensato dalla crescita interna di ricerca e sviluppo. Per questo le misure pubbliche di aiuto dovrebbero incentivare le attività di M&A delle aziende e non l'acquisto di auto a bassa emissione da parte dei consumatori, cui si avvantaggerebbero i produttori di altri paesi più avanti in questo comparto.
    E' quanto emerge da un paper dei ricercatori della Banca d'Italia realizzato sui dati 2013-2018 sulla base del numero di brevetti collegati con tecnologie a basso impatto ambientale e l'attività di fusione e acquisizione delle imprese. Nel lavoro si ricorda "lo shock tecnologico del 2015" innescato dallo scandalo Dieselgate della Wolkswagen e dall'accordo di Parigi e la successiva reazione delle diverse aziende europee ed italiane. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it