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Legambiente, 'sbagliato alzare i limiti per il 5G'

Lo prevede il Dl Taxi, dal livello attuale di 6 volt per metro

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 AGO - "Non esiste nessun motivo per innalzare il valore di attenzione per i campi elettromagnetici generati dalle alte frequenze, se non quello economico da parte dei gestori delle telecomunicazioni che intendono, dopo aver acquistato le licenze per il 5G, risparmiare sui costi delle infrastrutture".
    Lo dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.
    Il governo intende alzare i limiti per le emissioni dei ripetitori dei cellulari, dal 2001 fissati a 6 volt per metro, con un articolo all'interno del decreto legge Taxi e Voli, che sarà portato oggi in Consiglio dei ministri.
    "Quella che si appresta a prendere il Governo Meloni - spiega Ciafani - è una scelta insensata, che accontenta le richieste di parte dell'industria del settore e di Asstel, ma che si rivela potenzialmente pericolosa per la salute della popolazione, considerando che le ultime ricerche mettono ben in evidenza come gli attuali 6 V/m (volt per metro, n.d.r.) siano cautelativi".
    "Al Governo e alle Commissioni - ha concluso Ciafani - torniamo a chiedere, insieme alle 95 realtà della Rete 6 V/m, non solo di mantenere inalterati gli attuali limiti, ma di aprire un Tavolo di Lavoro e di confronto per ragionare insieme sulle possibili strategie da mettere in campo, raggiungendo gli auspicabili e fondamentali obiettivi di digitalizzazione, mettendo in primo piano la salute dei cittadini e delle cittadine, a partire dalle fasce di popolazione più sensibili".
    (ANSA).
   

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