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Maltempo: Anbi, 'la rete idraulica è insufficiente'

'Rafforzare bacini di espansione e manutenzione del territorio'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 NOV - L'emergenza provocata dal ciclone Ciaran in Toscana secondo l'Anbi (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) "evidenzia l'insufficienza della rete idraulica di fronte alla nuova violenza degli eventi meteo".
    "Può esserci sviluppo sociale ed economico senza sicurezza da frane ed alluvioni?" chiede il presidente dell'Anbi Francesco Vincenzi, secondo cui la politica è chiamata "a scelte fondamentali, come assumere la salvaguardia del territorio quale prima opera pubblica, di cui l'Italia ha bisogno e porre concretamente le infrastrutture idrauliche fra gli asset strategici per il Paese. Manca una visione programmatoria di ampio respiro, accompagnata da adeguati finanziamenti, così come è necessario accelerare gli iter procedurali nel pieno rispetto delle normative di legge, perché con i ritmi attuali si inaugurano opere già superate dagli eventi".
    "Dall'emergenza meteo, che ha colpito l'Italia dopo avere flagellato la Francia - aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di Anbi - emerge nitida l'importanza dei bacini di raccolta delle acque, che hanno intercettato, in Veneto ed Emilia Romagna, le ondate di piena, preservando i territori e le loro economie da disastrosi allagamenti. Drammaticamente nuova, invece, è la situazione registrata nelle zone alluvionate della Toscana, dove le aree di espansione delle piene sono state rapidamente colmate da una massa d'acqua superiore a quella dell'alluvione del 1966. Ne consegue la necessità di aumentare la capacità idrica del territorio con nuove infrastrutture idrauliche, ad iniziare da bacini multifunzionali, efficientando al contempo l'esistente".
    Attualmente il maggior numero di bacini è nel Sud Italia con Basilicata, Sicilia, Puglia e Sardegna, leader nazionali, afferma l'Anbi. (ANSA).
   

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