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Fsc, all'Italia serve una gestione partecipata dei boschi

'Applicare una strategia su misura per ogni città'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Per la gestione e la valorizzazione delle foreste "ogni città e ogni regione, con le proprie sfide e opportunità, richiede strategie su misura", quindi "l'azione sul patrimonio forestale necessita di un apporto collettivo e partecipato, ma anche di misurazione e quantificazione degli impatti ecosistemici in termini di cattura del carbonio, di conservazione delle fonti idriche, del suolo e della biodiversità. Solo così potremo raggiungere gli obiettivi fissati dall'Agenda Onu e garantire un futuro più resiliente alle nostre comunità". Lo afferma Giuseppe Bonanno, direttore di Fsc Italia, l'organizzazione internazionale che si occupa di gestione responsabile delle foreste in occasione, oggi, della celebrazione della Giornata nazionale degli alberi.
    Richiamando il report sullo stato delle foreste italiane, redatto da Legambiente e reso noto nei giorni scorsi, Fsc ribadisce che "l'Italia è in ritardo nella gestione sostenibile del patrimonio forestale, mentre non decolla il verde urbano". I limiti principali, viene spiegato, "derivano dall'eccessiva frammentazione delle aree boschive, e da decenni di abbandono dovuti a piani di gestione mancanti o non aggiornati".
    "Servirà anche - aggiunge Bonanno - un impegno ulteriore nel promuovere una nuova cultura delle foreste, a partire dall'ambito urbano: gli alberi sono stati esclusi per troppo tempo da qualsiasi pianificazione a lungo termine delle città.
    Anzi, molto spesso il 'verde' è stato percepito come un limite allo sviluppo e all'espansione di piazze e centri. Questo ha comportato una perdita di conoscenza delle potenzialità e delle fragilità di questo tipo di aree, che deve ora essere nuovamente promossa affinché progetti di forestazione e conservazione dei boschi in ambito urbano vadano a beneficio di tutti". (ANSA).
   

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