(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Per la gestione e la valorizzazione
delle foreste "ogni città e ogni regione, con le proprie sfide e
opportunità, richiede strategie su misura", quindi "l'azione sul
patrimonio forestale necessita di un apporto collettivo e
partecipato, ma anche di misurazione e quantificazione degli
impatti ecosistemici in termini di cattura del carbonio, di
conservazione delle fonti idriche, del suolo e della
biodiversità. Solo così potremo raggiungere gli obiettivi
fissati dall'Agenda Onu e garantire un futuro più resiliente
alle nostre comunità".
Richiamando il report sullo stato delle foreste italiane,
redatto da Legambiente e reso noto nei giorni scorsi, Fsc
ribadisce che "l'Italia è in ritardo nella gestione sostenibile
del patrimonio forestale, mentre non decolla il verde urbano". I
limiti principali, viene spiegato, "derivano dall'eccessiva
frammentazione delle aree boschive, e da decenni di abbandono
dovuti a piani di gestione mancanti o non aggiornati".
"Servirà anche - aggiunge Bonanno - un impegno ulteriore nel
promuovere una nuova cultura delle foreste, a partire
dall'ambito urbano: gli alberi sono stati esclusi per troppo
tempo da qualsiasi pianificazione a lungo termine delle città.
Anzi, molto spesso il 'verde' è stato percepito come un limite
allo sviluppo e all'espansione di piazze e centri. Questo ha
comportato una perdita di conoscenza delle potenzialità e delle
fragilità di questo tipo di aree, che deve ora essere nuovamente
promossa affinché progetti di forestazione e conservazione dei
boschi in ambito urbano vadano a beneficio di tutti". (ANSA).
Fsc, all'Italia serve una gestione partecipata dei boschi
'Applicare una strategia su misura per ogni città'