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Città 30: Legambiente smonta 5 fake news, modello va esteso

Diminuisce il rischio di mortalità e smog e migliora la mobilità

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 GEN - Legambiente in "uno speciale della campagna Unfakenews 'Città 30' smonta le principali cinque fake news circolate in questi giorni sul limite dei 30 chilometri orari" applicato a Bologna e "sul modello Città 30" rispondendo, così, al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti "che ha definito la misura una scelta non ragionevole".
    L'associazione ambientalista in una nota sintetizza che "non è vero che andare a 30 km/h o a 50 km/h è la stessa cosa in termini di sicurezza stradale, la scienza ci dice ben altro. Non è vero che con la città 30 'i problemi, soprattutto per i lavoratori, rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale'. Non è vero che a 30 km/h si impiega più tempo a spostarsi e che si inquina di più. Non è vero che per salvare vite basta inasprire pene per chi abusa di sostanze e alcool. È staticamente accertato che nei casi di incidenti mortali una delle cause è dovuta all'elevata velocità".
    "Le polemiche di questi giorni accompagnate anche da tante fake news - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - sono del tutto sterili. Sulle strade italiane si registra un morto ogni tre ore e un ferito ogni 2,5 minuti e il 50% delle vittime sono pedoni e ciclisti, un'emergenza da codice rosso su cui bisogna al più presto intervenire. Il modello delle Città 30 è una rivoluzione importante che mette al centro la riduzione della velocità e che deve essere accompagnata da campagne di informazione e sensibilizzazione. Al ministro Matteo Salvini chiediamo di non fare campagna elettorale su un tema così importante", conclude Ciafani chiedendo che il modello città 30 trovi ampia diffusione e di approvare il nuovo Codice della strada e stanziare maggiori risorse per il fondo nazionale per il trasporto pubblico locale. (ANSA).
   

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