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Rinnovabili crescono ma non sufficienti per target del 2030

Legambiente al governo, 7 priorità per essere hub energia verde

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Con 5,79 Gigawatt di nuova capacità rinnovabile nel 2023, in Italia dopo 12 anni di basse e insufficienti installazioni le fonti energetiche pulite tornano a crescere facendo registrare +5,1 Gw rispetto al 2012 e +2,6 Gw in confronto al 2022. A fare da traino è il solare fotovoltaico con 5,23 Gw di nuova potenza installata, seguito dall'eolico che registra, anche se con un ritmo più lento, un incremento di potenza di 487 Mw. Dati pubblicati nella 19/a edizione del rapporto Comuni rinnovabili di Legambiente, definiti "importanti ma non ancora sufficienti per centrare gli obiettivi 2030".
    Stando alla media delle installazioni degli ultimi tre anni, "l'Italia con questo ritmo solo nel 2046 - con ben 16 anni di ritardo rispetto al 2030 - raggiungerà il 100% degli obiettivi e riuscirà a soddisfare la quota di 90 Gw di potenza rinnovabile installata" spiega il rapporto presentato oggi a Roma presso la sede del Gestore dei Servizi Energetici (Gse), partner dell'analisi.
    Secondo i primi dati del 2024 c'è stato un aumento del 52% di capacità rinnovabile in esercizio rispetto al dato rilevato nello stesso periodo del 2023.
    Legambiente osserva che "nel Paese c'è un grande fermento che parte dal basso e che vede protagoniste tantissime imprese, ma spesso è frenato dalla lentezza degli iter amministrativi, ostacoli normativi e culturali, norme obsolete". L'associazione ambientalista indica al Governo Meloni "sette priorità di intervento per far in modo che le rinnovabili decollino insieme ai grandi impianti a fonti pulite, trasformando il Paese nell'hub delle rinnovabili": da un testo unico sulle autorizzazioni per le energie rinnovabili ad una cabina di regia nazionale che sia da riferimento per privati e imprese, dalla definizione delle aree idonee per gli impianti all'obbligo di installazione su parcheggi, coperture di supermercati e mercati, ex cave in disuso. E ancora, dalla partecipazione dei territori ad un piano per realizzare 90 Gw di nuove installazioni entro il 2030 sino a una norma per fermare gli impedimenti tout court.
    (ANSA).
   

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