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Legambiente, troppe perdite di gas, recepire le nuove regole Ue

Presentati risultati campagna con Catf

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Troppi sprechi di gas metano dagli impianti a fonti fossili in Italia che contribuiscono in maniera determinante all'inquinamento. E' quindi necessario un rapido recepimento del nuovo Regolamento europeo in materia approvato lo scorso maggio. È quanto spiega Legambiente presentando i dati di bilancio della II edizione della campagna "C'è puzza di gas. Per il futuro del Pianeta non tapparti il naso" realizzata con il supporto di Clean Air Task Force (Catf), sui rischi delle dispersioni e sprechi di gas metano.
    Secondo i dati raccolti tra gennaio e maggio 2024, su 45 impianti a fonti fossili monitorati in Abruzzo, Lombardia e Piemonte sono state trovate emissioni di gas metano in ben 34 (il 75,5%), per un totale di 120 punti di emissione. In otto giorni di analisi (condotte sul suolo pubblico) trovati in Lombardia emissioni significative in 14 impianti su 19 monitorati, 12 su 15 monitorati in Piemonte, 8 su 11 in Abruzzo.
    Tra gli impianti più critici in Lombardia la Centrale di stoccaggio di Sergnano (CR), quella di Settala (MI) e la Stazione di Valvola di Caviaga (LO); in Piemonte l'impianto di regolazione e misura di Pernate (NO) e l'impianto REMI nei pressi di Gravellona Toce (VB); in Abruzzo l'impianto REMI di San Salvo (CH) e quello di Casalforzato (CH).
    I dati inoltre ,spiega ancora l'associazione, "non sono in linea con le informazioni che le aziende del settore del trasporto di gas hanno dichiarato ad Arera nel 2022, pari appena a 53 dispersioni lungo circa 12mila km di rete ispezionata".
    Legambiente lancia quindi al governo italiano 5 proposte: anticipare e migliorare le disposizioni previste dal nuovo regolamento UE in tema di standard; dotarsi di un Piano di riduzione delle emissioni con l' obiettivo di riduzione di almeno il 65% al 2030 anche nel Pniec; prevedere che il Piano contempli una maggiore trasparenza dei dati delle emissioni; realizzare un censimento e un piano di bonifica dei pozzi di idrocarburi abbandonati; introdurre sanzioni economiche per i trasgressori. (ANSA).
   

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