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Dl materie prime: Erion, occasione persa sulla raccolta dei Raee

'Paradossale stop a emendamenti condivisi da ministero Ambiente'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 LUG - "Proprio nel giorno in cui la Commissione Europea accende un faro sul gap che separa l'Italia dai target europei (il 25 luglio, ndr) lo Stato italiano perde una straordinaria occasione per far crescere la raccolta dei Raee", i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
    Lo afferma in una nota direttore generale di Erion Weee, il principale Consorzio Raee italiano, Giorgio Arienti.
    Il consorzio definisce come "paradossale" il ritiro degli emendamenti al dl materie prime critiche nati da sue proposte, che sarebbero state condivise dal ministero dell'Ambiente. Gli emendamenti avrebbero dato, secondo Erion Weee, "senza alcun onere aggiuntivo per le finanze pubbliche, un significativo impulso alla raccolta dei Raee, semplificando le regole per i ritiri 'uno contro uno' e 'uno contro zero' da parte dei negozianti e imponendo ai Consorzi che si occupano di Raee di finanziare campagne di informazione".
    Nel 2023 in Italia sono state ufficialmente trattate 350.000 tonnellate di Raee Domestici, contro un obiettivo di circa 780.000 tonnellate fissato in sede europea. "Quanto successo è davvero inspiegabile - continua Arienti - ed è altrettanto inspiegabile che un decreto legge sulle Materie prime critiche non contenga alcun riferimento ai Raee, vera e propria miniera urbana". (ANSA).
   

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