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Anbi, il Lazio entra in allarme rosso per la siccità

"A Roma il peggior anno idrologico da un quarto di secolo"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 AGO - "E' ora il Lazio ad entrare in allarme rosso" per la siccità. L'allarme viene dal bollettino settimanale dell'Anbi, l'associazione dei consorzi di bacino, sulle risorse idriche italiane.
    Sulla provincia di Roma, riferisce il bollettino, il bilancio nell'anno idrologico è il peggiore da un quarto di secolo, così come lungo la dorsale appenninica, sede di quegli acquiferi che forniscono in larga parte acqua alla Capitale: le loro portate sono fortemente sotto media (quella del Peschiera è inferiore a quelle registrate nelle recenti annate siccitose dello scorso decennio). Anche se fino ad ora non è stato necessario intervenire sulle erogazioni, il rischio che il perdurare del clima arido possa avere ripercussioni anche sulla distribuzione d'acqua ad uso potabile non è più una lontana ipotesi.
    "Dopo l'emergenza di pochi anni fa, - ricorda Massimo Gargano, direttore generale dell'Anbi - Roma si è attrezzata per rispondere alle esigenze idriche umane, articolando le fonti di approvvigionamento. Ciò che è meno percepito, però, è che la Capitale sia il più grande comune agricolo d'Europa, con tutte le implicazioni anche irrigue che questo comporta per l'economia della città, senza considerare il rischio incendi in ambienti estremamente inariditi".
    Questa settimana la regione Lazio vede l'ulteriore decrescita dei livelli del lago di Nemi (-cm.4) e delle portate dei fiumi Fiora e Velino; a Roma il Tevere si mantiene stabilmente sotto gli 80 metri cubi al secondo contro una media di oltre 130, favorendo l'intrusione salina alla foce, con il pericolo di condizionare i prelievi irrigui in una zona a forte propensione agricola. Sulla provincia di Frosinone le precipitazioni medie nell'anno idrologico sono state addirittura inferiori al siccitosissimo 2017 negli scorsi mesi di Giugno, Aprile, Gennaio, ma anche ad Ottobre e Settembre 2023, con la conseguenza che quasi la metà delle principali fonti di approvvigionamento sono in crisi idrica. (ANSA).
   

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