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Costi in crescita per le dispersioni termiche in casa

Rapporto, oltre 2 milioni di famiglie in povertà energetica

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Dispersioni termiche gravi costringono gli inquilini a spendere sempre di più per poter riscaldare o raffrescare le loro abitazioni e spingono oltre 2 milioni di famiglie (4 secondo alcune stime) in condizioni di povertà energetica. Lo afferma il rapporto "La Sfida per il patrimonio edilizio italiano", elaborato nell'ambito della Campagna nazionale #perunsaltodiclasse, in cui Legambiente fa il punto sull'efficienza energetica in edilizia e indirizza sei richieste al Governo Meloni, a partire dal recepimento della Direttiva Epbd (Energy performance of building directive) sulla performance energetica degli edifici, e l'eliminazione dei sussidi alle caldaie gas.
    L'associazione ambientalista ricorda come "il settore edilizio del nostro Paese consumi quasi il 50% del gas fossile utilizzato in Italia. Non intervenire in questo settore, vuol dire, quindi, non solo condannare il Paese alla dipendenza dalle importazioni di fonti inquinanti e climalteranti, ma anche continuare a far pagare bollette salate a famiglie e imprese".
    Fra le richieste ci sono lo sviluppo di una politica di riqualificazione del patrimonio edilizio; incentivare l'acquisto di fornelli a induzione in sostituzione di quelli a gas; reintrodurre la cessione del credito e dello sconto in fattura per le opere di riqualificazione edilizia energetica; perfezionare e velocizzare il monitoraggio del patrimonio edilizio esistente; sostituzione delle politiche di protezione, per affrontare la povertà energetica con politiche di promozione.
    "Siamo convinti che il recepimento della Direttiva europea Case Green - commenta Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente - debba essere l'occasione per sviluppare politiche ambiziose in tema di riqualificazione degli edifici che guardano al 2050 e al futuro del Paese, introducendo azioni lungimiranti e concrete. Ad esempio, la Legge di Bilancio, ancora in discussione, rappresenta l'occasione perfetta per rivedere i 18 miliardi di sussidi ambientalmente dannosi al settore edilizio, ma anche per eliminare totalmente le caldaie a gas fossile dal sistema delle detrazioni fiscali". (ANSA).
   

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