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La bici per far crescere l'Italia, la Fiab punta al sud

Nella 8/a edizione di 'ComuniCiclabili' vuole colmare il divario

La bici per far crescere l'Italia, la Fiab punta al sud

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Il sud 'pedala' più lentamente rispetto al nord ed è quindi nel Mezzogiorno che si concentra l'impegno della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) in occasione dell'ottava edizione di 'ComuniCiclabili' il progetto promosso dalla Federazione che valuta e attesta l'impegno delle amministrazioni locali nell'incentivare la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile e traccia la via per le mete del turismo consapevole.
    Nel "significativo divario fra il nord e il sud la fascia orientale è nettamente più virtuosa", rileva la Federazione che vuole "colmare le differenze, trasformando la mobilità sostenibile in opportunità e priorità da garantire a tutta la popolazione".
    Il 2025, dice la Fiab, si preannuncia particolarmente sfidante: Aosta cresce da 3 a 4 bikesmile, le bandiere gialle che attestano il miglioramento del benessere urbano e della fruibilità dei territori, con lo sviluppo di infrastrutture e servizi dedicati ai ciclisti. Non da meno sono Mondolfo (Pesaro-Urbino) e Ascoli Piceno, che conquistano il terzo bikesmile, testimoniando un forte impegno nel sostenere chi sceglie le due ruote. Rocca San Giovanni (Chieti), comune attraversato dalla Via Verde dei Trabocchi, debutta con 4 bikesmile.
    Tenendo conto del fatto che il 92% dei viaggiatori considera importante adottare pratiche rispettose dell'ambiente ma non sa come fare, spiega la Fiab, "l'iniziativa punta a promuovere in tutta Italia un approccio integrato alla vivibilità urbana".
    L'iniziativa lo scorso anno ha coinvolto quasi 180 Comuni e 20 hanno rinnovato il proprio impegno nella rete delle città bike-friendly dimostrando come la mobilità e la qualità della vita siano priorità nelle agende delle amministrazioni locali.
    "Le amministrazioni del Mezzogiorno hanno un'opportunità unica - osserva Alessandro Tursi, presidente Fiab - Le infrastrutture ciclabili richiedono investimenti relativamente contenuti rispetto ad altre opere pubbliche, e con l'avvento delle bici elettriche, anche il tema dei dislivelli, spesso citato come ostacolo, trova una semplice soluzione. Il turismo in bicicletta sta registrando numeri impressionanti e rappresenta un volano economico che nessun territorio può permettersi di ignorare". (ANSA).
   

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