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Digitale ed energia, la sfida delle transizioni gemelle

Confronto a Roma sulle strategie con Pichetto e Butti

Redazione Ansa

(di Stefano Secondino e Valentina Accardo) (ANSA) - ROMA, 19 OTT - Sulla transizione digitale abbiamo le tecnologie, ma mancano norme aggiornate, competenze, politiche chiare. Sulla transizione digitale siamo a buon punto sulla digitalizzazione dei servizi, ma siamo indietro sulla connessione veloce sul territorio. E' la realtà che è emersa al convegno sulle transizioni energetica e digitale "L'Italia in evoluzione", organizzato dall'ANSA al Macro di Roma.
    Il forum ha avuto il sostegno di Abb, Fnm, Signify e Schneider Electric. Hanno partecipato esperti e manager del settore, il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, il sottosegretario all'Innovazione, Alessio Butti, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
    Sulla transizione energetica "siamo a buon punto per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico - ha spiegato Giulia Monteleone di Enea -. Le aziende sono in grado di mettere a disposizione l'innovazione. Ma siamo indietro su altri aspetti: il quadro regolatorio, le competenze, le politiche industriali".
    Il ministro Pichetto ha ricordato le difficoltà dei conti pubblici, tra crisi energetica, rialzo dei tassi e debito pubblico, ma ha messo in luce come ci siano "spazi enormi sulla riprogrammazione del Pnrr, che possono cambiare la spina dorsale del nostro Paese". Il ministro ha ricordato come tra Pnrr e altri fondi "arriviamo a 400 miliardi".
    Sulla transizione digitale, il sottosegretario Butti ha spiegato che sugli obiettivi di digitalizzazione del Pnrr "siamo in linea, mentre sulla connettività stiamo facendo fatica, per errori fatti prima di questo governo". Tuttavia "non siamo all'anno zero", ha aggiunto, e ha citato il recente contratto da 250 milioni di euro con le Ferrovie per la fibra ottica lungo i binari.
    Butti ha annunciato che "arriveremo a una sola identità digitale, la carta di identità elettronica" e "ci arriveremo in anticipo rispetto alle indicazioni della Ue. Ma vi sembra possibile che in Italia ci siano tre identità digitali: la carta d'identità elettronica, lo Spid e la tessera sanitaria?".
    Secondo il sottosegretario "avremo un unico portafoglio pubblico, con carta di identità e patente".
    Un discorso a parte sarà la carta sanitaria elettronica: "E' chiaro che la emetteremo - ha detto Butti -. Stiamo lavorando al fascicolo sanitario elettronico, a breve avremo la prima sperimentazione. La Piattaforma nazionale dati permetterà ai fascicoli di dialogare. I medici sono molto ben disposti".
    (ANSA).
   

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