(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Da un'indagine dell'Istituto di
ricerca Ue Esener condotta dall'Eu-Osha si apprende, che,
"nonostante l'uso sempre più diffuso delle nuove tecnologie,
soltanto nel 24% dei luoghi di lavoro si discute del loro
potenziale impatto sulla salute e sulla sicurezza" degli
occupati. Se ne è parlato stamattina all'evento che si svolge
nella sede dell'Inail incentrato proprio sui pericoli
dall'impiego di strumenti digitali nell'attività lavorativa, per
i quali è stata predisposta una campagna informativa 'ad hoc'
("Ambienti di lavoro sani e sicuri" 2023-2025, promossa
dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
Eu-Osha).
La digitalizzazione, l'intelligenza artificiale e la robotica
offrono opportunità di sviluppo e crescita, è stato
puntualizzato, "ma allo stesso tempo rendono urgente una
riflessione sulle modalità della loro integrazione nei luoghi di
lavoro e sui nuovi rischi che ne derivano, da affrontare con
politiche di prevenzione specifiche" rileva l'indagine. (ANSA).
'In Ue si parla di rischi digitali nel 24% dei luoghi di lavoro'
Ricerca dell'Istituto di ricerca Ue Esener