(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Il principio "di non regressione" è
considerato oggi il limite invalicabile del diritto ambientale
ma è giusto guardare anche oltre puntando a strade che possano
guardare ad un'evoluzione futura. Intorno a questo tema si
sviluppa il dibattito di giuristi ed esperti raccolto in
"Cinquant'anni dalla conferenza di Stoccolma.
Il volume raccoglie i contributi resi al Convegno dell'8 aprile
2022, organizzato dall'Isgi (Cnr).
Partendo tutti dallo stesso punto interrogativo, ragionamenti e
conclusioni giungono a coerenti interpretazioni spaziando tra
diritto internazionale, diritto regionale, applicazione interna,
giurisprudenza e studi ad hoc portati avanti in diverse
commissioni e comitati.
Se "il principio di non regressione" , si spiega, è oggi il
limite minimo per garantire la tutela ambientale, non va
sottovalutato il suo corollario:" il principio di progressione".
Esso, per sua natura, racchiude in sé una forte matrice
evolutiva, un acume sottile e una profonda conoscenza del punto
di partenza. Il libro, attraverso il filo logico e ragionato dei
suoi autori, offre al lettore un trampolino di lancio per una
visione coerente ed autentica del diritto dell'ambiente: la
materia, oggi, più inerente al concetto di vita. (ANSA).
Il diritto dell'ambiente tra 'non regressione' e futuro
In un libro i punti di vista di giuristi ed esperti