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Il diritto dell'ambiente tra 'non regressione' e futuro

In un libro i punti di vista di giuristi ed esperti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Il principio "di non regressione" è considerato oggi il limite invalicabile del diritto ambientale ma è giusto guardare anche oltre puntando a strade che possano guardare ad un'evoluzione futura. Intorno a questo tema si sviluppa il dibattito di giuristi ed esperti raccolto in "Cinquant'anni dalla conferenza di Stoccolma. Un diritto internazionale dell'ambiente In regressione?" a cura di Andrea Crescenzi e Gianfranco Tamburelli che unisce analisi critiche e ragionati punti di vista su uno dei temi più attuali del momento: l'ambiente nella sua più ampia accezione.
    Il volume raccoglie i contributi resi al Convegno dell'8 aprile 2022, organizzato dall'Isgi (Cnr).
    Partendo tutti dallo stesso punto interrogativo, ragionamenti e conclusioni giungono a coerenti interpretazioni spaziando tra diritto internazionale, diritto regionale, applicazione interna, giurisprudenza e studi ad hoc portati avanti in diverse commissioni e comitati.
    Se "il principio di non regressione" , si spiega, è oggi il limite minimo per garantire la tutela ambientale, non va sottovalutato il suo corollario:" il principio di progressione".
    Esso, per sua natura, racchiude in sé una forte matrice evolutiva, un acume sottile e una profonda conoscenza del punto di partenza. Il libro, attraverso il filo logico e ragionato dei suoi autori, offre al lettore un trampolino di lancio per una visione coerente ed autentica del diritto dell'ambiente: la materia, oggi, più inerente al concetto di vita. (ANSA).
   

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