(ANSA) - ROMA, 05 DIC - Gli aiuti per contrastare la crisi
climatica ai paesi più poveri e dove magari sono anche in atto
conflitti sono troppo spesso prestiti che contribuiscono quindi
a peggiorare il loro indebitamento. Sarebbe quindi urgente un
cambio di rotta con sovvenzioni che possano davvero fornire un
aiuto a questi Paesi.
La denuncia e l'appello è di Oxfam che in occasione
presenta un rapporto sulla questione. Secondo il report, tra il
2019 e il 2020 gli aiuti dei Paesi ricchi ai più poveri sono
stati in media di 13,64 dollari all'anno per abitante. Cifra che
paradossalmente crolla a 6,68 dollari a persona, se si guarda ai
soli finanziamenti destinati ai Paesi dove i conflitti sono in
corso.
Esistono forti disparità sul livello di finanziamenti per il
clima verso gli Stati considerati fragili o colpiti da
conflitti: si va, ad esempio, dai 1.083 dollari all'anno per
abitante delle isole Tuvalu, a 0,67 dollari per persona in
Siria. Aiuti comunque che sono del tutto insufficienti, anche se
considerati complessivamente.
Oltre la metà dei finanziamenti verso questi Paesi siano stati
erogati sotto forma di prestiti o altre forme di finanziamento a
debito. E nel 2022, ben 29 Paesi in queste condizioni sono stati
classificati a rischio medio-alto di sofferenza debitoria.
Nonostante ciò, scrive Oxfam, quasi il 10% dei finanziamenti
per il clima è arrivato sotto forma di prestiti non agevolati e
solo poco più del 41% del totale è stato erogato sotto forma di
prestiti agevolati.
"È ora di abbandonare i vecchi modelli di finanziamento che
soddisfano le preferenze dei donatori per passare a soluzioni
basate sui bisogni dei Paesi e delle comunità colpite. - afferma
Safa Jayoussi, policy advisor di Oxfam per la giustizia
climatica in Medio Oriente e Nord Africa - Dobbiamo inaugurare
un nuovo corso in grado di rafforzare le comunità locali con
finanziamenti sotto forma di sovvenzioni per assicurare
cambiamenti sostenibili e a lungo termine". (ANSA).
Cop 28: Oxfam, 'a Paesi poveri sovvenzioni e non prestiti'
'Urgente invertire la rotta'